“LA GESTIONE DELL’OBESITÀ NEL NOSTRO TERRITORIO: POSSIBILITÀ TERAPEUTICHE E INTENSITÀ DI CURE” - Indicatore Mirandolese
Questo il titolo del convegno scientifico promosso dal Circolo Medico “M. Merighi” che ha visto come relatori i dr Luigi Valerio la dr.ssa Chiara Valenti della Struttura Complessa di Endocrinologia dell’Ospedale di Baggiovara e la dr.ssa Loretta Bianchini, Biologa Nutrizionista di Mirandola.
E’ stato ribadito davanti a un numeroso pubblico intervenuto, presenti la dr.ssa Calzolari e la dr.ssa Sinisi, Diabetologhe dell’Area Nord e il Dr Ratti, Primario Cardiologo dell’Ospedale di Mirandola, che la Dieta deve essere personalizzata ,come un abito su misura e deve essere somministrata da professionisti del settore.
Vi è un ambulatorio dell’obesità grave a Baggiovara, a cui il Medico di Famiglia può inviare pazienti con età dai18-70 anni con un Body Mass Index(BMI) > 40 kg/m2 o con BMI > 35 kg/m2 + complicanze metaboliche, ortopediche o respiratorie o con BMI > 30 + Diabete mellito di tipo 2 o con Sindrome delle apnee notturne; l’accesso è anche rivolto a chi ha fatto intervento di Chirurgia Bariatrica per controlli medico-nutrizionali a prescindere dal BMI.
I trattamenti per l’obesità con evidenze scientifiche sono vanno dalla terapia Comportamentale con modifica dello stile di vita alla Terapia Cognitivo-Comportamentale (a Baggiovara: prevalentemente in forma di terapia strutturata e manualizzata di gruppo), alla terapia Farmacologica (in evoluzione continua) arrivando alla Chirurgia Bariatrica.
La Chirurgia Bariatrica è gravata da maggiori rischi rispetto alla terapia medica e farmacologica, oltre che da elevati costi; nel 1° anno post-intervento nel 5-20% dei pazienti si verifica un recupero di peso, deve essere preceduta da un’attenta selezione dei pazienti candidabili e da una modifica dello stile di vita volta al calo ponderale. E’ stato sottolineato dai relatori che tre, quattro settimane prima dell’intervento di chirurgia bariatrica viene somministrata ai paziente una dieta chetogenica che nel calo di peso pre operatorio migliora il compenso glico-metabolico migliora la performance respiratoria, riduce il rischio anestesiologico e la durata dell’intervento chirurgico; la dieta chetogenica imita il digiuno attraverso una marcata restrizione dell’assunzione dei carboidrati giornalieri e con un relativo aumento della proporzione di grassi e proteine per una energia totale inferiore di 800 Kcal.
Dal 2020 al 2022 a Baggiovara sono stati seguiti dall’equipe formata da Medico ,Dietista, Psicologo ,Chirurgo ,per Chirurgia Bariatrica 121 pazienti ,con una durata del percorso di 24 mesi e con una calo di peso medio del 32,8%.
Nunzio Borelli, Presidente Circolo Medico “M. Merighi”