QUARANTENNALE DELLA MORTE DI MONS. RUGGERO GOLINELLI: 22 GENNAIO, 2^ APPUNTAMENTO - Indicatore Mirandolese
Nell’ambito della rassegna “Mirandola Ricorda”, promossa dall’Associazione Amici della Consulta APS, Comitato Sala Trionfini, Parrocchia di Santa Maria Maggiore di Mirandola e Consulta del Volontariato, domenica 22 gennaio, è in programma il secondo appuntamento nel quarantennale della morte di mons. Ruggero Golinelli, pastore della Chiesa mirandolese dal 1963 al 1982. Alle 15.30 presso la Sala Trionfini (piazza Ceretti 9), sarà inaugurata la mostra dedicata a don Ruggero e, per l’occasione interverranno don Carlo Malavasi e don Carlo Truzzi portando testimonianze e memorie del loro confratello. Nella mostra verranno esposte una selezione di fotografie e di documenti provenienti dall’Archivio della Curia Vescovile di Carpi, dall’Archivio parrocchiale di Mirandola e dalle raccolte di diversi collezionisti e famiglie mirandolesi.
Mons. Ruggero Golinelli nasce a Concordia, il 13 marzo 1911, in una modesta famiglia di contadini. Fino a vent’anni lavora la terra con i propri familiari, che conducevano a mezzadria il fondo della parrocchia di Concordia sulla Secchia.
In parrocchia era entusiasta e intraprendente animatore della attività giovanili dell’Azione Cattolica, al punto che il parroco per questo motivo voleva trattenerlo dall’entrare in seminario, quando il giovane Ruggero, consigliandosi con il suo direttore spirituale mons. Bini di Mantova, manifesta l’intenzione di farsi prete.
Entrato nel seminario di Carpi segue integralmente il corso di studi, a partire dalla prima media. Ha prestato servizio militare dapprima come soldato di leva e poi come richiamato alle armi nel 1940.
Viene ordinato il 30 maggio 1942 dal vescovo mons. Vigilio Federico Dalla Zuanna, nella Cattedrale di Carpi, insieme a don Apelle Grassi, don Corrado Gamberini e don Oscar Martinelli.
Venne assegnato come vicario cooperatore alla parrocchia di San Martino Carano e poi a quella di Mirandola, dove rimase dieci anni.
Nel frattempo aveva sentito l’attrattiva di una vita spirituale ancora più intensa e prendeva in considerazione l’idea di entrare nell’Ordine dei Frati Minori. Venendo a sapere che padre Agostino Gemelli aveva in animo di fondare un istituto secolare di sacerdoti diocesani ispirato alla spiritualità francescana, si rivolgeva a lui ed era tra i primi ad emettere i voti, nel 1954, nell’Istituto secolare dei sacerdoti missionari della regalità di Cristo: questo gli permise da un lato di essere consacrato con i voti di povertà, castità e obbedienza e dall’altro di rimanere nell’apostolato insieme ai presbiteri diocesani, secondo i suoi desideri.
Poco prima il vescovo mons. Artemio Prati lo aveva incaricato come direttore spirituale del seminario diocesano.
Nel settembre del 1963 viene nominato Prevosto di Mirandola in sostituzione del defunto mons. Luigi Tosatti. Dopo dieci anni rinunciò formalmente alla parrocchia, ma il vescovo si oppose, fino al giorno in cui don Ruggero, ben consapevole del male che lo aveva colpito, tagliò corto e venne ascoltato.
Il suo successore sarà don Giuseppe Tassi (30 aprile 1982).
Muore a Mirandola il 29 dicembre 1982 e viene sepolto nel cimitero cittadino.