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EROGAZIONE REDDITO DI CITTADINANZA: 668 I CONTROLLI DEL COMUNE DI MIRANDOLA - Indicatore Mirandolese

EROGAZIONE REDDITO DI CITTADINANZA: 668 I CONTROLLI DEL COMUNE DI MIRANDOLA

Si può essere contro o a favore. È emerso anche dalle colonne dello scorso numero de L’Indicatore, quando sono stati i cittadini mirandolesi ad esprimersi nel merito. Ma sul Reddito di Cittadinanza – misura verso la quale il Governo prevede una stretta – e sulla regolarità del suo recepimento, il Comune di Mirandola è da sempre in prima linea. Serrati sono stati i controlli a riguardo effettuati dai Servizi demografici e dai Servizi Sociali. Ad oggi, infatti, si contano più di 450 accertamenti messi a segno e di quasi 360 persone coinvolte negli stessi.

Il Reddito di Cittadinanza – opportuno ricordarlo – è un sostegno per famiglie in difficoltà economica, ad integrazione dei redditi familiari, finalizzato al reinserimento nel mondo del lavoro e all’inclusione sociale attraverso anche percorsi lavorativi. La misura è rivolta a persone che presentano livelli di fragilità diversi e spesso complessi, che possono andare oltre il semplice bisogno lavorativo, rimandando invece a situazioni ben più difficili, che riguardano le aree di intervento su cui i Comuni operano.

Proprio per questa ragione, i controlli sono previsti dalla legge, e riguardano: sia aspetti anagrafici (residenza, cittadinanza italiana, regolarità del soggiorno per i cittadini stranieri), che altri requisiti specifici di cui si occupano i Servizi Sociali, e che devono essere tutti posseduti al momento della richiesta da parte del cittadino.

I controlli anagrafici riguardano il 100% delle richieste avanzate, e dall’inizio del riconoscimento del reddito, nel Comune di Mirandola, ad essere effettuate sono state 461 verifiche, di cui 3 ancora in corso. Ad essere coinvolte 358 persone residenti nel territorio comunale (in quanto 63 controlli hanno riguardato seconde o terze richieste di riconoscimento del reddito), ovvero l’1,74% dei residenti maggiorenni. 36 controlli del totale di quelli eseguiti – ovvero il 7,81% – hanno avuto un esito negativo, e in questi casi non solo il reddito non è stato riconosciuto, ma è stata effettuata la segnalazione alla Procura della Repubblica per falsa dichiarazione, in quanto reato penale.

A quelli poc’anzi citati infine vanno aggiunti inoltre 207 controlli relativi a persone residenti in altri Comuni, ma che hanno avuto la residenza in passato a Mirandola. Un impegno, quello messo in campo dall’Amministrazione che comunque proseguirà, fino a che non interverranno eventuali nuove misure in merito da parte del governo.