Image Image Image Image Image Image Image Image Image Image
Scroll to top

Top

MIRANDOLA, IL COMUNE A SOSTEGNO DEGLI STUDI SULLA BIODIVERSITÀ SUL TERRITORIO: OSPITATI A CASA ARGINONE – RIAPERTA RECENTEMENTE – RICERCATORI UNIVERSITARI DA PALERMO, TORINO, MILANO E DALLA FINLANDIA - Indicatore Mirandolese

MIRANDOLA, IL COMUNE A SOSTEGNO DEGLI STUDI SULLA BIODIVERSITÀ SUL TERRITORIO: OSPITATI A CASA ARGINONE – RIAPERTA RECENTEMENTE – RICERCATORI UNIVERSITARI DA PALERMO, TORINO, MILANO E DALLA FINLANDIA

Di fronte a necessità universitarie di ricerca sulla biodiversità del territorio, l’Amministrazione comunale ha provveduto a mettere a disposizione una struttura ad uso foresteria per l’ospitalità di studenti e ricercatori. “Da oltre un mese infatti – spiega l’Assessore al Turismo Fabrizio Gandolfi “Casa Arginone” grazie all’accordo raggiunto fra il Comune di Mirandola e la Cooperativa Agricola Focherini, ha riaperto i battenti. Attualmente sta ospitando ricercatori dell’Università di Palermo tesisti e dottorandi dell’Università di Torino, di Modena e Reggio e di Firenze. Non mancano inoltre gli stranieri, provenienti in questo caso dalla Finlandia. Una ricca lista di ospiti che, da pochi giorni, ha aumentato il proprio numero con l’arrivo dei ricercatori del CNR – IRSA (Istituto di Ricerca Sulle Accque) e Università di Milano. Un nutrito gruppo di lavoro impegnato su due fronti: studiare sia i comportamenti del cuculo, ed entrare nel vivo del progetto Life Falcon per la salvaguardia del falco grillaio. Non a caso, Mirandola è il secondo punto in Italia dopo Matera, dove questa specie prolifica.”

 

Non solo l’ambito biomedicale dunque, su cui sta andando avanti un importante progetto universitario, ma anche la promozione degli studi sempre universitari sulla biodiversità che popola il territorio vallivo mirandolese. In particolare di quei volatili che ne hanno fatto un punto di riferimento in cui transitare e riprodursi come il poc’anzi citato falco grillaio.  “Per rispondere all’esigenza dei ricercatori dell’Università di Palermo e del CNR – spiega l’Assessore Gandolfi – di trovare un luogo in cui alloggiare durante i periodi di ricerca sul campo, il Comune di Mirandola ha preso in affitto l’edificio B&B Casa Arginone, chiusa da parecchi anni. L’ha risistemato, grazie anche al prezioso apporto del Ceas La Raganella, molto attivo nella promozione valliva, affinché possa fungere da foresteria e luogo di accoglienza per i ricercatori. Una soluzione, che rappresenta una grande occasione per il Comune e più in generale per il nostro territorio. Scegliendo infatti di ripristinare un edificio da tempo inutilizzato, si è scelto di favorire la ricerca sulla biodiversità e così di assecondare determinate esigenze universitarie. In futuro il Comune conta di affidare la struttura in gestione per garantirne l’apertura in maniera continuativa a chiunque decida di permanere per più tempo nelle valli o di visitare il territorio come turista.”

PER APPROFONDIRE

La rinascita di Casa Arginone con l’arrivo dei ricercatori nelle Valli

Negli anni l’importante ZPS (Zona di Protezione Speciale) delle Valli Mirandolesi ha portato sul territorio del Comune di Mirandola numerosi ricercatori grazie anche alla stretta collaborazione tra il Comune, il Centro di Educazione alla Sostenibilità «La Raganella» e la Stazione Ornitologica Modenese «Il Pettazzurro». In particolare la ricercatrice Daniela Campobello dell’Università di Palermo ha svolto negli anni cospicue ricerche sull’avifauna locale e ha dimostrato il proprio interesse nel proseguire tali studi anche nell’anno 2022 insieme al suo gruppo di ricerca. Il progetto che stanno attualmente sviluppando, dal nome “Sexy code”, ha lo scopo di descrivere il corteggiamento del Cuculo attraverso osservazioni comportamentali associate ad analisi bioacustiche. Come spiega la Dott.ssa Campobello “comprendere al meglio l’ecologia del Cuculo, così come di altre specie fondamentali per la biodiversità e l’equilibrio dei nostri ecosistemi, è di primaria importanza per tutelare il patrimonio naturalistico italiano, sempre più a rischio, soprattutto negli habitat tanto importanti quanto fragili delle aree umide

Negli ultimi anni il CNR ha inoltre inserito il Sito ZPS delle Valli Mirandolesi tra i luoghi di tutela della specie Falco naumanni, il Falco grillaio, un piccolo rapace diurno a priorità di conservazione a livello europeo. Si sviluppa così anche nel territorio delle Valli Mirandolesi il progetto europeo LIFE Falkon con la presenza di numerosi ricercatori, guidati dal Project Manager Dott. Michelangelo Morganti. Il progetto mira a favorire la conservazione del rapace attraverso la realizzazione di nuovi siti di nidificazione e a promuovere l’espansione verso nord della specie, dovuta ai cambiamenti climatici in atto.

Per rispondere all’esigenza dei ricercatori dell’Università di Palermo e del CNR di trovare un luogo in cui alloggiare durante i periodi di ricerca sul campo, il Comune di Mirandola ha preso in affitto l’edificio B&B Casa Arginone dalla Cooperativa O. Focherini affinchè possa fungere da foresteria e luogo di accoglienza per i ricercatori. Questa rappresenta una grande occasione per il Comune di Mirandola che ha scelto di ripristinare un edificio da tempo inutilizzato con lo scopo di promuovere la ricerca sulla biodiversità del territorio. In futuro il Comune intende affidare la gestione della struttura ad un gestore per garantirne l’apertura in maniera continuativa a qualsiasi persona scelga di permanere per più tempo nelle valli o di visitare il territorio come turista. Chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni può contattare il Servizio di Promozione e Accoglienza Turistica e CEAS La Raganella del Comune di Mirandola (ceas.laraganella@comune.mirandola.mo.it).

Sexy code

Prima ancora di riprodursi, molte specie di uccelli sono impegnate in rituali di corteggiamento a volte molto elaborati. E’ il maschio che deve ‘convincere’ la femmina che lui è il migliore, ovvero che sarà il migliore padre a fornire cure parentali.

Ma se una specie non fornisce queste cure parentali? Possibile? Sì, quando si parla del Cuculo (Cuculus canorus)! Questa è una specie di parassita di cova, ovvero ‘parassita’ cure parentali. Depone le proprie uova in nidi di altre specie che di fatto diventano i genitori adottivi dei suoi pulcini.

È una specie migratrice che viene a riprodursi sulle valli mirandolesi. I maschi si appostano in posatoi e iniziano a cantare e ‘ballare’ con dei display che sembrano volere impressionare le femmine. Ma se non forniscono cure parentali, di cosa le devono convincere? Nessuno ad oggi ha condotto uno studio per scoprire quali siano i meccanismi di corteggiamento tra i parassiti di cova.

Sexy code è un progetto condotto da gruppo di ricerca che comprende studenti e ricercatori provenienti da diverse realtà accademiche italiane e europee e supportato logisticamente dalla Stazione Ornitologica Modenese (SOM).

Il progetto si prefigge di descrivere il corteggiamento di questa specie attraverso osservazioni comportamentali associate ad analisi bioacustiche. L’indagine dell’aspetto etologico sarà anche accompagnata da un’analisi sia ecologica, attraverso lo studio di variabili vegetazionali, sia fisiologica e molecolare, attraverso la descrizione del microbioma intestinale.

Comprendere al meglio l’ecologia del Cuculo, così come di altre specie fondamentali per la biodiversità e l’equilibrio dei nostri ecosistemi, è di primaria importanza per tutelare il patrimonio naturalistico italiano, sempre più a rischio, soprattutto negli habitat tanto importanti quanto fragili delle aree umide.

—————-

Sexy code è coordinato dalla prof.ssa Daniela Campobello dell’Università di Palermo con la collaborazione del Dott. Matteo Dal Zotto (Università di Modena e Reggio Emilia) e della dott.ssa Gabrielle Davidson (University of Cambridge) e che vede la raccolta di dati in campo da parte di studenti magistrali e triennali tra cui Martina Esposito e Simone Ciaralli (Università di Torino), Daniela Muzzicato (Università di Firenze), Stefano Francesconi e Edoardo Bonte (Università di Modena e Reggio Emilia) e Theresa Michalke (Freit Universitat Berlin).