MIRANDOLA, 4 NOVEMBRE: L’OMAGGIO AI CADUTI DEL PRIMO CONFLITTO MONDIALE. CITTADINANZA ONORARIA PER IL MILITE IGNOTO. SCOPERTI QUATTRO MIRANDOLESI CADUTI, IL CUI NOME NON COMPARE IN ALCUN MONUMENTO DEL TERRITORIO - Indicatore Mirandolese
Nel giorno dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, Mirandola ha reso omaggio ai suoi 356 concittadini caduti durante il primo conflitto mondiale. Questa mattina il Sindaco Alberto Greco, l’Assessore Roberto Lodi, il Presidente del Consiglio comunale Selena De Biaggi, l’Ispettore della Polizia Locale presidio di Mirandola Emanuela Ragazzi, il Comandante della Polizia Locale UCMAN Gianni Doni, i rappresentanti dell’UNUCI (Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia), delle Forze dell’Ordine (Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza), si sono ritrovati al cimitero di Mirandola per la deposizione di una corona d’alloro seguita dalla benedizione di Don Fabio Barbieri e dall’esecuzione del silenzio in onore dei caduti della Grande Guerra. Le celebrazioni sono poi proseguite in piazza Costituente nei pressi del Palazzo Comunale per un altro momento di raccoglimento, per poi concludersi alle ex scuole elementari di via Circonvallazione dove sono collocate le lapidi commemorative. La giornata ha voluto ricordare l’eroismo dei soldati, che combatterono e caddero, oltre un secolo fa fino al raggiungimento della Vittoria. Ma pure l’importanza della trasmissione della memoria storica alle giovani generazioni e la riconoscenza alle Forze armate, presidio delle istituzioni repubblicane, e a tutti i nostri militari impegnati nell’adempimento del proprio dovere in Italia e all’estero.
“Nonostante siano trascorsi più di 100 anni, il primo conflitto mondiale è ancora vivo nella memoria nazionale – ha affermato il Sindaco di Mirandola Alberto Greco – A maggior ragione quest’anno, in cui ricorre anche il centenario del Milite Ignoto. Al quale recentemente, il Comune di Mirandola, alla pari di tante altre municipalità ha voluto riconoscerne il valore attribuendogli la cittadinanza onoraria, con la seguente motivazione: “Così come cento anni fa quel Soldato è stato voluto “di nessuno” perché potesse essere percepito come “di tutti“ e sublimare così il sacrificio di tutti i caduti per la Patria, oggi è giunto il momento in cui in ogni luogo della Patria si possa orgogliosamente riconoscere la “paternità” di quel Caduto”. Per il Milite Ignoto è in fase di realizzazione un monumento, opera di Massimo Marchesi che verrà collocato a ricordo presso il cimitero di Mirandola, nell’area dedicata ai caduti della Grande Guerra.”
Mirandola, come tutto il Paese, ha poi ricordato il Sindaco pagò un caro prezzo in vite umane a causa della Guerra e sono diversi i monumenti, i cippi e le lapidi che lo ricordano. In particolare quella collocata nel Sacrario dei Caduti nella chiesa di San Francesco, fortunatamente salvatasi dal sisma del 2012, dove sono riportati i nomi dei 352 caduti di Mirandola. Saliti di recente a 356, dopo l’individuazione di altri quattro caduti mirandolesi, i cui nominativi non risultano su alcun monumento o lapide del territorio. Si tratta di:
- Benatti Ermando (nato a S. M. Carano. 3/02/1887, residente a Cividale), deceduto nel 1917;
- Castorri Antonio, (nato a S. M. Carano, 28/11/1899, e lì residente), deceduto nel 1918;
- Dotti Roberto, (nato a Cividale il 9/10/1889, residente a Mirandola), deceduto nel 1915;
- Ribuoli Aldegardo, (nato a Cividale il 1/05/1892, residente a Quarantoli), deceduto nel 1916.
I loro nomi, non appena possibile saranno riportati sulle lapidi del Sacrario nella chiesa di San Francesco.