400 NUOVI NATI AL "SANTA MARIA BIANCA" - Indicatore Mirandolese
L’anno scorso, in ospedale a Mirandola, sono nati 400 bambini. Dato che segna, seppur ancora con qualche incertezza, un passo avanti importante nel percorso post-sisma dell’intera sanità nell’Area Nord. Oggi, l’Unità Operativa di Ostetricia e la Ginecologia del “Santa Maria Bianca”, che lavora in collaborazione con l’equipe carpigiana, è diretta Paolo Accorsi. Tra i suoi più stretti collaboratori che gestiscono quotidianamente l’attività clinica c’è anche Alessandro Ferrari, al quale abbiamo chiesto di fare un bilancio dell’attività del “punto nascita” di Mirandola a otto mesi dall’inizio del 2014. «Direi che è molto positivo. Mirandola, infatti, veniva da un periodo di progressivo calo delle nascite, soprattutto dopo il terremoto, mentre da un anno a questa parte abbiamo registrato un aumento dei parti e delle mamme che decidono di venire in questa struttura. Un dato, tra l’altro, in controtendenza rispetto al trend regionale e provinciale della natalità».
Non si è ancora tornati, però, ai numeri che il reparto faceva prima del terremoto, giusto?
«Effettivamente è così. Ma i segnali sono buoni. Il “Santa Maria Bianca”, come ricordavo, ha visto incrementare le partorienti. Dall’inizio dell’anno a fine agosto, il numero complessivo di parti era 310. Un andamento positivo che potrebbe farci superare quota 450 alla fine dell’anno. Questi numeri ci dicono che l’attrattività del punto nascita è buona. Anche se, ovviamente, la prospettiva è di ulteriore miglioramento, soprattutto perché è previsto il trasloco in locali nuovo all’inizio del 2015».
L’ospedale di Mirandola cosa offre alle mamme?
«Abbiamo a disposizione 10 posti letto, più altri 4 di area chirurgica per il “Day Hospital Ginecologico”. Mirandola è un punto nascita dove le mamme di epoca gestazionale superiore a 37 settimane possono venire a partorire godendo di tutti i servizi garantiti dal servizio sanitario, sia per quanto riguarda la parte prenatale che per il dopo parto. L’impegno di tutto il personale è mantenere un alto livello qualitativo e di sicurezza nella gestione di ogni singolo momento dell’evento nascita. La qualità dell’assistenza e il livello di attenzione per l’aspetto umano sono tra le nostre priorità. Abbiamo ostetriche davvero preparate, e lavorare con loro è un vero un piacere».
Come è organizzato attualmente il reparto?
«Intanto mi preme dire che, oltre alla gestione del parto, la nostra equipe garantisce molti servizi anche in ambito ginecologico. Ad esempio il percorso dedicato all’endometriosi, che si avvale di procedure diagnostiche all’avanguardia, se non addirittura uniche in tutta la provincia. E poi sono attivi i percorsi di screening oncologico. Per quanto riguarda l’ostetricia, invece, a oggi è assicurata – durante le diverse fasi del parto – la presenza costante di un medico ginecologo, dell’ostetrica e di un anestesista. Oltre a loro, è sempre reperibile in caso di necessità anche il pediatra».